Ritardo mentale

E' la categoria di handicap mentale più diffusa, e che più di frequente porta alla certificazione e alla conseguente assegnazione di un insegnante di sostegno.

 

Le due caratteristiche fondamentali di questo disturbo sono:

Ø      un funzionamento intellettivo significativamente inferiore alla media. Somministrando test generali di intelligenza si ricava il quoziente di intelligenza (QI).

Ø      un deficit o un'inadeguatezza nel comportamento adattivo. Esso si riferisce alla capacità di raggiungere livelli di autonomia personale e sociale in linea con quelli propri dell'età e del gruppo culturale del soggetto.

 

La diagnosi di ritardo mentale viene posta indipendentemente dalla presenza di un disturbo somatico, anche perché nel 75% dei casi nessun fattore organico noto è responsabile del disturbo.

Si tratta di solito di compromis­sioni di grado lieve (vedi più avanti in questo stesso paragrafo) che non è facile diagnosticare prima dell'inizio della scuola.

 

I fattori che sembrano predisporre a questo tipo di ritardo mentale sono:

Ø      una familiarità nei genitori e nei consanguinei;

Ø      un basso livello socioeconomico con conseguenti situazioni di deprivazione psicosociale di vario tipo (come la mancanza di stimoli linguistici e intellettuali adeguati e carenze educative soprattutto precoci);

Ø      fattori ambientali di rilevanza organica come la malnutrizione.

 

Nel restante 25% dei casi, dove il fattore eziologico è invece conosciuto, si tratta per lo più di anomalie cromosomiche o metaboliche, tossiche, ereditarie o traumatiche (in particolare da parto).

 

Spesso si trovano associati al ritardo mentale altri disturbi psichici come:

Ø      autismo, stereotipie, deficit dell'attenzione con iperattività,

Ø      comportamentali (come irritabilità, aggressività, manifestazioni impulsive)

Ø      anomalie neurologiche multiple (come epilessia o disturbi della funzionalità neuromuscolare, della vista, dell'udito).

 

Il ritardo mentale colpisce approssimativamente 1'1% della popolazione ed è due volte più frequente nei maschi che nelle femmine.

Il disturbo è stato suddiviso in quattro sottotipi corrispondenti al grado di compromissione intellettiva.

 

Ritardo mentale

1.      Ritardo mentale lieve

2.      Ritardo mentale medio

3.      Ritardo mentale grave

4.      Ritardo mentale gravissimo (o profondo)

 

Categorie residue

Ritardo mentale lieve

È il tipo più diffuso, circa 1'80% dei casi di ritardo mentale.  QI compreso tra 50-55 e 70.

I soggetti con ritardo mentale lieve (un tempo descritti come «educabili»)

Ø      hanno disabilità sensomotorie minime

Ø      spesso è difficile distinguerli dai bambini normodotati durante il periodo prescolare, quando di solito arrivano a sviluppare discrete capacità sociali e di comunicazione.

 

Scolarizzati, possono raggiungere in età adulta livelli approssimativamente corri­spondenti a quelli della media inferiore e in genere riescono ad acquisire capacità sociali e professionali che possono garantire loro un'autonomia personale minima.

 

In passato, il ritardo mentale lieve veniva indicato con altri termini quali debolezza di mente, subnormalità mentale lieve, oligofrenia lieve, deficienza.

 

Ritardo mentale medio

Questo gruppo copre circa il 12% dell'intera popolazione delle persone con handicap.QI compreso tra 35-40 e 50-55.

I soggetti con ritardo mentale medio (un tempo descritti come «recuperabili» o «addestra­bili»)

Ø      possono imparare a comunicare, anche attraverso il linguaggio verbale.

Ø      generalmente hanno difficoltà nei rapporti interpersonali, derivate da una scarsa comprensione delle regole sociali.

Scolarizzati, possono raggiungere in età adulta livelli approssimativamente corrispondenti a quelli del primo ciclo della scuola elementare e possono trarre giovamento da un inserimento in corsi di formazione professionale. Il loro livello massimo di autonomia è di solito limitato alla capacità di muoversi in ambienti familiari e di contribuire al proprio sostentamento attraverso lavori semplici e comunque supervisionati. Di solito, questi individui appaiono da adulti mobili e fisicamente attivi e spesso mostrano un'evidente evoluzione sociale nella capacità di stabilire contatti, comunicare con gli altri e impegnarsi in attività sociali semplici.

In passato, altre definizioni per il ritardo mentale medio erano: imbecillità, subnormalità mentale di media gravità, oligofrenia di media gravità.

 

Ritardo mentale grave

Rappresenta circa il 7% dei casi di ritardo mentale. QI  compreso tra 20-25 e 35-40.

 

 La maggior parte delle persone incluse in questa categoria soffre di significativi deficit motori, che indicano la presenza di un danno organico. Durante il periodo prescolare questi soggetti mostrano uno sviluppo motorio deficitario e capacità verbali e di comunicazione minime o nulle. Possono comunque arrivare ad apprendere abilità di autonomia personale e, in età adulta, qualche semplice compito ripetitivo sotto stretta supervisione.

 

In passato, il ritardo mentale grave veniva indicato con altri termini quali subnormalità mentale grave, oligofrenia grave.

 

 

Ritardo mentale gravissimo (o profondo)

Questo gruppo copre meno dell'l% di tutti i ritardi mentali. QI inferiore a 20-25.

La persona compresa in questa categoria è gravemente limitata nella capacità di comprendere richieste e istruzioni; si tratta di soggetti generalmente immobili o gravemente limitati nella mobilità e incontinenti. Durante il periodo prescolare questi soggetti mostrano capacità di funzionamento sensoriale e motorio ridotte al minimo. In età adulta possono arrivare a forme molto limitate di autonomia purché siano sottoposti a una supervisione continua. La capacità verbale è di solito assente o limitatissima.

 

In passato, altri nomi per indicare il ritardo mentale gravissimo erano: idiozia, subnormalità mentale profonda, oligofrenia profonda.

 

 

Categorie residue

Quando per qualche ragione non è possibile arrivare a una quantificazione precisa del deficit mentale ma il ritardo risulti evidente sul piano clinico, si parla di ritardo mentale non specificato. Quando il QI è superiore a 70, ma inferiore a 85-90, si parla di livello intellettivo limite.