Il Ritratto


Nelle foto di ritratto non si cerca di cogliere determinati momenti o attimi di vita come fanno ad esempio i documentaristi, ma si fotografano persone in posa. Per questo motivo e poiché intendiamo cogliere la personalità del soggetto, una buona intesa e collaborazione con quest'ultimo si dimostra inevitabile.

La prima cosa da fare è quindi non avvicinarsi troppo con la fotocamera ma tenersi ad una distanza che non faccia sentire a disagio le persone che stiamo ritraendo. Per questo scopo si rivelano utili gli obiettivi di circa 100 mm. Questi consentono di mantenersi ad una distanza poco invadente ed inoltre di evitare quelle piccole distorsioni (lieve arrotondamento del viso) causate da obiettivi normali come il 50 mm.
Una volta scelta l'attrezzatura, si deve prestare attenzione all'illuminazione del volto. È da preferire una luce diffusa cioè che non provenga direttamente dalla sorgente (ad esempio da un flash diretto).

Apprezzabile è talvolta l'effetto prodotto dalla luce solare che filtra dalle finestre essendo capace di creare un'atmosfera soffice, naturale, in grado di mantenere la delicatezza di un viso.

Occorre provare diverse atmosfere sia con luci naturali che artificiali (riflettori e lampade) o con una combinazione di entrambe, per ottenere l'effetto desiderato. Tenere in considerazione, però, che l'orientamento della luce non deve creare forti zone d'ombra che modificano i tratti del viso ad esempio conferendo un aspetto cupo o addirittura invecchiando il nostro soggetto. Bisogna mantenere comunque un minimo di ombra per cui la regola generale è quella di illuminare il viso per circa ¾ sia lateralmente che longitudinalmente .
Si può fare affidamento al proprio senso creativo violando tale regola quando si vuole esprimere una sensazione forte. Nel caso si ritraesse, per esempio, un indiano d'america, mantenere zone d'ombra accentuate che esaltano i contrasti dovuti dalle rughe della pelle, aiuta senz'altro ad accentuare il senso di saggezza e di esperienza del soggetto.